Umberto Scandola, il rally è un affare di famiglia

Intervista al pilota dello Hyundai Rally Team marchiato WithU
“Una volta il rally entrava nelle case, in maniera reale. Le assistenze erano libere, se avevi problemi chiedevi ospitalità alle famiglie. Ora non bisogna commettere l’errore di avvicinarsi alla Formula1, la nuova regolamentazione non deve azzerare questo tipo di contatto e, contemporaneamente, bisogna continuare a far conoscere questo sport tramite i social”
Umberto Scandola ha la postura e l’eloquio di un uomo d’altri tempi. Nessuno si stupirebbe se vestisse un completo elegante sotto la tuta da pilota marchiata WithU. A questa pacatezza, a questo controllo delle parole, però, fa da contraltare il suo adrenalinico lavoro, la sua costante sfida a strade sterrate e muri appuntiti, il suo abbandono alla velocità del rally.

I moniti sul futuro della propria disciplina a quattro ruote ci vengono fatti nel cuore di Erbezzo, scheggia abitativa veronese che, con i suoi 1118 metri d’altitudine, risulta essere il comune più alto della provincia scaligera. In questa sezione verdeggiante del Parco Nazionale della Lessinia, Scandola, classe ’84, è cresciuto tastando ghiaia e sterrato con gli pneumatici, spinto da una radicata tradizione familiare.
“Il vero ‘colpevole’ di questa passione è mio padre. Ho seguito le sue orme, così come le orme di mio zio e di mio fratello maggiore. Ora questa linea di sangue motoristico continuerà con mio nipote. Ho iniziato a correre a 16 anni e mi sono ritrovato diciottenne al volante della Subaru, in pochi anni la mia passione si è trasformata in un lavoro. Fino a mio fratello il volante era un hobby familiare, con me sono nate una serie di opportunità e abbiamo iniziato a creare un’azienda a tutti gli effetti. Adesso cerco di far combaciare sia il lato sportivo, sia quello imprenditoriale. Fortunatamente siamo una famiglia molto unita: dove non arriva uno, arriva l’altro, e quando non ci sono c’è qualcuno che pensa al posto mio”


Nella sua lunga, lunghissima carriera, Scandola ha dovuto trascorrere molto tempo distante dalla sua Erbezzo. Anni spesi sulle strade di mezzo mondo, nel metodico inseguimento del cronometro migliore. Anni che l’hanno visto inanellare risultati rilevanti sia a livello europeo, sia a livello nazionale.
“Ogni stagione ha avuto i suoi lati positivi e negativi, ogni stagione mi ha regalato esperienze di vita. Tendenzialmente fatico a godermi i risultati sul momento: nel presente si è sommersi dai pensieri, dalle pressioni, dalla ricerca del tempo. Solo lo scorrere degli anni ti porta ad assaporare quello che si è fatto in precedenza. Se dovessi pensare ad un’annata particolarmente fortunata direi il 2013, mi pare abbastanza ovvio, la stagione in cui ho conquistato il titolo italiano”

Oggi Scandola sta inseguendo un altro titolo, quello del Campionato Italiano Rally Terra: competizione che il pilota veronese negli ultimi mesi ha letteralmente dominato, con tre vittorie (Adriatico, San Marino, Vermentino) e due secondi posti. Un dominio sapientemente vestito dalla Hyundai i20 R5 su cui ha deciso d’investire Matteo Ballarin, concittadino di Scandola, con la sua azienda WithU.
“È bello avere una realtà veronese al proprio fianco, è bello vedere aziende che investono e credono in questo sport. Se non ci fossero realtà di questo tipo io probabilmente non avrei la fortuna di essere un pilota e non avrei la possibilità di concentrarmi così tanto sulle corse”

Una concentrazione che lambisce ogni angolo della competizione e della preparazione maniacale legata ad essa. Una concentrazione necessaria per rimodulare stile di guida e intensità di legame con la propria macchina: con quella Hyundai che Scandola sta scoprendo derapata dopo derapata.
“Quando avviene una transizione da una macchina all’altra, il cambiamento è tecnico e organizzativo: è totale. Vero, hanno tutte quattro ruote, un volante, dei sedili… Ma ogni macchina va gestita in un determinato modo, vanno gestiti i suoi punti di forza e di debolezza. Il pilota deve adattarsi il più velocemente possibile, deve riuscire a gestirla e a sfruttarla nel breve. Per raggiungere questi risultati serve anche un team che lavori bene, e noi, sotto questo punto di vista, siamo molto fortunati”


Umberto Scandola
IG @scandola_umberto
Intervista di Gianmarco Pacione
Credits
Ufficio Stampa WITHU
Rise Up Duo
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