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Playground Addiction

“Solo a Sempione non c’è razzismo”. Il cortometraggio che ritrae il basket multiculturale di Parco Sempione

“Il contatto che c’è tra le razze nello sport non c’è da nessun altra parte”

Il campetto di Parco Sempione è un simulacro del basket di strada milanese, ma non solo. A Parco Sempione la pallacanestro diventa un pretesto, un veicolo per l’integrazione e la conoscenza reciproca.

A spiegarcelo è il progetto “Playground Addiction” di Studio Nicama. Niccolò Rastrelli, Carlo Furgeri e Marzio Mirabella hanno analizzato la portata sociale e umana dello storico playground milanese, entrandovi sottopelle, girando il corto che potete trovare qui pubblicato.

Polsi spezzati, comunicazioni urlate, contatti fisici. Per conoscere un estraneo, a volte, basta la condivisione di uno sforzo, il sudore sull’asfalto. Una conoscenza che porta a superare la paura dell’altro, diventando contagiosa: “Io porto un amico, tu ne porti un altro, quello che aveva paura prima ora non ha più paura… È un contagio”.

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