Ode al ‘Trenza’

“Palacio è, semplicemente, il calcio”. A dirlo è Diego Milito, a pensarlo siamo tutti noi
38 anni da poco compiuti, una treccia aggrappata alla nuca. Rodrigo Palacio è un calciatore straordinario, manifesto d’integrità abbinata ad un talento sconfinato. Un anarchico applicato, un genio con l’inclinazione al sacrificio. Rodrigo Palacio è, semplicemente, il calcio.

Si noti bene, a dirlo non siamo noi, complici inermi affascinati da una figura d’altri tempi. A dirlo sono i giganti del football, a dirlo è per esempio ‘El Principe’ Milito, che parla di Palacio come di “un attaccante completo, che sa fare tutto e può fare tutto: la prima punta, la seconda punta, l’esterno, il trequartista, essendo intelligentissimo. È facile per tutti giocargli vicino. Anche dal punto di vista tattico è un giocatore straordinario. Un movimento non lo sbaglia mai, sa come e quando farsi dare il pallone e sa quando dartelo, ha i tempi giusti nella testa e nelle gambe”.
Nella testa e nelle gambe. Quelle gambe che girano ancora vorticosamente, nonostante le quasi 40 primavere. In campo quella del ‘Trenza’ è un’incessante richiesta di collaborazione, è un’imprevedibile ricerca del prevedibile, è un’esecuzione di uno spartito semplice, immediato, eppure preziosissimo.

Il pressing asfissiante, il pallone domato gentilmente tra i piedi, il taglio con tempi e spazi meticolosi. Nulla sconfina nell’eccesso, tutto incarna il concetto di raffinatezza calcistica. Un’aura da saggio, venerabile maestro. Un atteggiamento impeccabile, in campo e fuori, figura rara nel circo pallonaro d’isterismi e apparenze.
Condottiero riservato, argentino stranamente appartato, bagnato dal dono dell’umiltà. La treccia come unico vezzo, fondamentale punto luce su un corpo forse banale, sicuramente mai decaduto.

“È rimasto così normale, così vero. Viene in tuta, guida l’auto aziendale del club, una Renault, nonostante sia un multi-milionario. È così tranquillo, rilassato, coi piedi per terra. Ha 37 anni, ma dà sempre il 100% in ogni allenamento. Ho grande rispetto per lui”
Le parole di Mitchell Dijks confermano le apparenze, confermano un uomo passato dall’inferno sonoro della Bombonera al romantico popolo del Grifone, dalla Scala del Calcio al Dall’Ara, eppure rimasto immutato, cristallizzato nel proprio universo valoriale.
Lo scorso novembre Palacio è diventato il marcatore più anziano nella storia dei felsinei. Negli ultimi mesi ha ritoccato questo primato, probabilmente lo farà ancora da qui a fine stagione. Nella città delle due torri ha assunto un ruolo mistico, di nume tutelare.

Nell’ultimo periodo i suoi calzettoni sono diventati un tormentone, quasi al pari della sempiterna treccina. “Palacio mi aveva detto che lo avrei dovuto togliere quando si sarebbe abbassato i calzettoni… Rodrigo però stava giocando bene e gli ho detto: non abbassarteli, che se no ti devo sostituire”: Sinisa Mihajlovic ha più volte dimostrato la totale fascinazione nei confronti del ‘delantero’ di Bahía Blanca. Lo stesso dicasi per il ds Bigon, emozionato per la scelta di Palacio di proseguire per un’altra stagione dopo quella attualmente in corso.
Speriamo dunque che quei calzettoni continuino a non abbassarsi, speriamo che ‘El Trenza’ regali ancora anni della sua classe umana e calcistica ad una generazione che, in fondo, ne ha disperato bisogno.
Sources & Credits
Photos sources: http://www.1000cuorirossoblu.it/news/59-bologna/18353-calciomercato-bfc-avenatti-ancora-out-palacio-ad-un-passo-5-agohttps://www.goal.com/it/notizie/bologna-palacio-si-ferma-stiramento-al-bicipite-femorale-saltera-/17thdrlvdjx291x8aj7ofd4etshttps://www.google.com/url?sa=i&url=https%3A%2F%2Fwww.calcioatalanta.it%2F2019%2F08%2F05%2Fil-retroscena-palacio-e-quel-no-allatalanta-per-mihajlovic%2F&psig=AOvVaw14uUclaWPfqVQRChQTPc8o&ust=1581694671044000&source=images&cd=vfe&ved=0CAIQjRxqFwoTCIi6pP3tzucCFQAAAAAdAAAAABADhttps://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/seriea/serie-a-bologna-brescia-2-1-bani-allo-scadere-regala-a-mihajlovic-la-vittoria_14253280-202002a.shtml
13 febbraio 2020
Related Posts
Joel Obi, la rivolta della saggezza
Impegno sociale e pacatezza, intervista al capitano del Chievo