La serie Apple TV+ che ci mostra la vita attraverso la pallacanestro
È finita da poco la seconda stagione di Swagger, la serie Apple TV+ che ci mostra la vita attraverso la pallacanestro, e viceversa. Swagger è un bildungsroman prezioso, ispirato alla storia di Kevin Durant e co-prodotto dalla stessa stella NBA. Il protagonista della storia è Jace Carson (Isaiah Hill), giovane promessa cestistica destinata ai grandi palcoscenici, che viene seguita e analizzata lungo il tortuoso percorso liceale. Sul parquet s’impara a vivere, dice una legge non scritta della pallacanestro. E Jace sul parquet riesce ad evolversi come essere umano, prima che come giocatore, ereditando conoscenze della cultura afroamericana, toccando con mano i problemi della società contemporanea e costruendo fondamentali legami umani.



Episodio dopo episodio, il termine ‘swagger’ diventa un fil rouge per definire lo stile, il coraggio e la sfrontata ma virtuosa attitudine di un talento che vuole trascendere il semplice ruolo di atleta, diventando punto di riferimento per la propria comunità, e oltre. La comparsa di leggende come John Carlos, velocista del guanto nero a Città del Messico ’68, e i consigli del coach-mentore Ike (O’Shea Jackson Jr), rendono questa serie un meraviglioso viaggio tra le insicurezze, le pressioni e le scoperte tipiche della maturazione nel terzo millennio, dove social, profitto e tabù razziali possono annichilire in un istante l’equilibrio mentale di qualsiasi predestinato.




Oltre all’enorme valore sostanziale, va sottolineata anche l’estrema qualità estetica e verosimiglianza di questa serie. L’innovativa regia, l’utilizzo di atipiche riprese e un cast formato da giovani giocatori di alto livello, ci permette di assistere a partite credibili e spettacolari, dove svanisce ogni differenza tra atleti e attori. La colonna sonora guidata da Tobi Nwigwe e le qualità magnetiche del già citato Isaiah Hill sono gli ultimi tasselli di una serie che merita senza dubbio di entrare nella nostra Watchlist.

Credits: Apple TV+
Text by: Gianmarco Pacione