I 10 migliori ritratti ludici del celebre fotografo americano
Cos’é il gioco per Steve McCurry? Cos’é il gioco per una delle lenti più famose della fotografia moderna? Nell’opera del nativo di Philadelphia questo concetto riveste un ruolo fondamentale, sprigiona tutta la propria forza primordiale, la propria capacità evocativa, il proprio fascino rituale.
Quella di McCurry è una rappresentazione huizingiana del gioco, una pratica libera, istintiva, tendente ad un piacere naturale, intrinseco all’essere umano. Classe 1950, il fotoreporter statunitense lungo i suoi numerosi viaggi ha documentato largamente questo fenomeno, studiando popoli e culture anche attraverso il mezzo ludico.

Membro dal 1986 del cenacolo Magnum Photos, McCurry è stato reso immortale dallo scatto ‘Ragazza Afgana’, realizzato in un campo profughi pakistano e rapidamente divenuto la fotografia più riconosciuta nella storia di National Geographic. Alcune delle sue moltissime mostre personali, organizzate a livello globale, hanno visto proprio il gioco come protagonista principale.
Un filo conduttore che qui abbiamo deciso di omaggiare, selezionando 10 scatti emblematici, altamente evocativi, capaci di definire la fotografia ludica di McCurry. Immagini, momenti che uniscono il Madagascar all’India, Il Myanmar al Brasile, in unico enorme parco giochi.







