L’organizzazione no-profit che in Palestina ha trasformato la tavola in mezzo d’incontro e sollievo
In un momento così drammatico e turbolento per il popolo palestinese, siamo entrati in contatto con SkatePal, un’organizzazione no-profit profondamente impegnata nel sostenere la comunità attraverso lo sport.


Dal 2013 ad oggi i progetti realizzati da SkatePal hanno raggiunto centinaia di giovani in tutta la Cisgiordania e hanno ottenuto l’appoggio di sostenitori di tutto il mondo. L’obiettivo primario di quest’organizzazione è migliorare la vita dei giovani abitanti di questi territori critici, promuovendo i benefici fisici, psicologici e pedagogici di cui lo skateboard si fa veicolo.
SkatePal lavora con realtà sociali pesantemente colpite dal conflitto in corso. Oltre la metà della popolazione palestinese presente nei territori occupati ha meno di 21 anni. Per molti di questi giovani le possibilità di accesso a strutture culturali, educative e sportive sono fortemente limitate.


In this context, skateboarding has the potential to dissolve the barriers between classes, races, ages and sexes. Charlie Davis, founder of SkatePal, talks about it.
“Facevo volontariato come insegnante d’inglese in Palestina e avevo portato con me il mio skate. Dopo ogni lezione giravo per la città in cui mi trovavo all’epoca, Jenin, e avevo sempre attorno a me sciami di ragazzini che volevano provare la tavola. Alla fine sono stato ben poco da solo… Il potenziale dello skateboard è stato evidente da subito, sin dal mio primo soggiorno palestinese. Dopo essere rientrato in Gran Bretagna mi sono laureato in lingua araba e ho cominciato una serie di viaggi in Palestina, dando vita al primo camp nel 2013”
I was volunteering as an English teacher in Palestine after school and I had brought my skateboard with me. After classes I would skate around the town I was in, Jenin, and would always have a group of kids wanting to have a go. I didn’t end up skating much myself but there was no shortage of excited kids trying it out. The potential of skateboard was evident from that first trip, and after returning to the UK, getting a degree in Arabic and making several subsequent visits back to Palestine I started with a summer camp in 2013 to see how it would take off.

Cos’ha significato essere un volontario in Palestina e raggiungere i territori del West Bank? Il vostro impegno ha causato reazioni negative?
“Annualmente abbiamo circa una sessantina di volontari internazionali che si presentano per delle session organizzate in varie location del West Bank. Diamo loro un alloggio e il principale obiettivo diventa immediatamente quello di affiancare skater locali. Sì, abbiamo trovato degli ostacoli, per esempio nel far arrivare l’attrezzatura. Lo skateboard qui è stato accolto con enorme entusiasmo da giovani e non solo. Al contrario di altri Paesi ci sono poche restrizioni e si può andare ovunque: la gente preferisce guardare gli skater, piuttosto che cacciarli da un luogo”



Siete stati supportati da skater di alto livello e da ragazzi israeliani?
“Abbiamo ricevuto molto supporto da persone impegnate nei più svariati ambiti. Per esempio Rick McCrank è venuto a girare un episodio della serie ‘Post Radical’ di Viceland. Alcuni skater professionisti hanno fatto i volontari per il nostro progetto, i nostri ambasciatori principali sono Chris Jones e Ryan Lay. E sì, ci sono anche skater israeliani che, osservando la crescita della scena palestinese, non hanno fatto mancare il loro supporto”
Il Covid quanto ha inciso sui vostri progetti?
Purtroppo dal marzo dello scorso anno siamo obbligati ad una lunga pausa. È frustrante, con il nostro manager locale Aram, però, ci stiamo concenctrando su una ripartenza rapida e incisiva. I ragazzi stanno comunque andando in skate e la scena è ancora attivissima, ma non vediamo l’ora che le cose tornino alla normalità per ricominciare!


Acquistando i prodotti SkatePal puoi sostenere direttamente questo progetto. SAHTEN – The SkatePal Cookbook – è, per esempio, uno dei nuovi prodotti acquistabili. SAHTEN dipinge un quadro della scena skate palestinese: un libro dal format originale, popolato da fotografie raccolte lungo gli anni dai volontari di SkatePal.
Credits
SkatePal
skatepal.co.uk
IG @skate_pal
Keisha Finai
@keishafinai
Emil Agerskov
@ikenskid_fotograf
John Barker
Testi di Giamarco Pacione