I volti e le parole di chi ha deciso di proteggere il Mar Baltico insieme a KARHU e alla John Nurminen Foundation

L’evento ‘Baltic Sea’ organizzato da KARHU e dalla John Nurminen Foundation è stato sinonimo di community. Sensibilità ambientale e running si sono uniti nelle parole e nelle azioni dei tanti partecipanti alla speciale giornata di Helsinki. Questi Guardiani del Mar Baltico sono attivisti e atleti, sono anime connesse alla natura e al proprio mare. Li abbiamo ritratti al termine della simbolica corsa che li ha condotti sulla costa della capitale finlandese, abbiamo ascoltato le loro esperienze e riflessioni, comprendendo il bisogno individuale e collettivo d’incidere positivamente sul mondo contemporaneo e sul suo ecosistema.

ANTON ARO

“Sono cresciuto sul Mar Baltico, ho tantissimi ricordi, da bambino ci nuotavo costantemente. Ora ho una casa affacciata sulla costa, dove trascorro alcune settimane d’estate con i miei parenti. Per questi motivi il Baltico è molto vicino a me. Penso che sia doveroso agire ora per salvaguardarlo. Sono consapevole che non possiamo effettuare cambiamenti enormi o drastici da un giorno all’altro, ma possiamo iniziare questo processo, possiamo puntare su un cambiamento sostenibile e graduale. Siamo qui per una buona causa e credo che momenti come questi siano fondamentali, perché riuniscono persone positive, che possono diffondere questi temi, creare awareness e allargare il numero di attivisti. Sono orgoglioso della running community finlandese. Quando ho iniziato a farne parte, ho subito capito di avere a che fare con delle persone meravigliose. I runner non corrono sul Mar Baltico, è ovvio, ma hanno una spiccata sensibilità ecologica e quelli che conosco evitano sempre d’inquinare”

ELINA TUOMAALA

“Sono nata sul Golfo di Bothnia, nella parte occidentale della Finlandia. Il mio cuore appartiene a quelle coste e ancora oggi, ogni volta che vado a correre, cerco di farlo nei pressi del mare. Quando osservo il suo colore, non posso che preoccuparmi. Non è pulito e quando la temperatura sale è impossibile pensare di nuotare. Lentamente le condizioni del Baltico stanno migliorando, perché tutti stanno prendendo seriamente la cosa: il futuro mi sembra luminoso, ma dobbiamo unirci per renderlo tale. Questo evento è una grande opportunità, permette di creare awareness ed è assolutamente importante anche la parte di fundraising dedicata ai progetti della John Nurminen Foundation. In Finlandia fortunatamente si stanno muovendo in tanti per proteggere il Mar Baltico, e questa giornata lo dimostra”

JARI-PETRI TIANINEN

“Non vivo a contatto con il Mar Baltico, ma arrivo dall’entroterra finlandese, dove sono in costante sinergia con la natura. La natura è parte della mia esistenza. Ascolto e leggo news riguardo il tema ambientale tutti i giorni. Credo sia necessario un percorso individuale e collettivo. Tutti possono fare di meglio, come riciclare ed evitare di gettare compulsivamente ogni cosa. Le persone devono entrare nell’ordine delle idee che tutto porta al mare: anche se vivono distanti dalle coste, i loro rifiuti incidono sulla salute del Baltico. Qui ad Helsinki l’inquinamento è evidente e tutti ne sono consapevoli, ma eventi del genere permettono di aprire ancora più gli occhi. Io lavoro per una grande company internazionale e stiamo portando avanti molte iniziative per l’ambiente. C’è bisogno di brand come KARHU e di questa partecipazione collettiva per rendere le cose migliori. Non succederà domani o dopodomani, ma un giorno le cose torneranno a funzionare, e lo faranno grazie alla conoscenza e alla consapevolezza maturate durante eventi come questo”

TARU PALSA

“I problemi del Mar Baltico sono noti a tante, tantissime persone, ma sono sempre positivi eventi di sensibilizzazione come questo. La rilevanza di queste giornate è enorme, perché runner, attivisti e persone riescono ad ottenere informazioni concrete dalla John Nurminen Foundation e, contemporaneamente, a fare qualcosa collettivamente per cambiare le cose. Spero che vengano organizzate sempre più eventi del genere. Il mare è qui, al nostro fianco, e dobbiamo fare di tutto per salvaguardarlo”

JARKO HAMMAR

“Sono cresciuto a Turku, di fianco al mare, e questo tema mi tocca particolarmente, perché sono legato al Baltico e da qualche tempo ho iniziato ad alternare running e nuoto in acque libere. Penso che la conoscenza delle condizioni del Mar Baltico sia molto cresciuta negli ultimi anni, la gente sta comprendendo la gravità della situazione, è consapevole che ogni rifiuto può mettere a repentaglio la salute del nostro intero ecosistema. Gli eventi legati al running sono importanti, perché tra i runner ho sempre riscontrato una spiccata sensibilità ambientale. Quando corro a Turku vedo tantissimi altri runner che raccolgono plastica lungo i rispettivi tragitti, e lo stesso avviene qui ad Helsinki. Lo sport aiuta a sensibilizzare e comprendere. Fa estremamente piacere che tanti runner, pur non essendo nuotatori, abbiano a cuore il Mar Baltico”

RIIKKA HEINONEN

“Il Mar Baltico è nella mia vita quotidiana. Vivo ad Helsinki, affacciata sulle sue acque. Nuoto durante tutto l’anno, sia d’estate che d’inverno, anche quando vado a correre cerco di prendere strade che passino nei pressi della costa. Per questo sono molto preoccupata, perché posso osservare le condizioni del Baltico ogni giorno. Ho due figlie giovani e spesso devo spiegare loro che non possono entrare in acqua, perché il colore è eccessivamente verde… Fa paura. Quando parliamo di cambiamento climatico possiamo solo idealizzarlo, ma in questo caso possiamo vederlo, è tutto tangibile. Oggi per esempio abbiamo fermato la nostra corsa su una baia dove l’acqua era totalmente marrone. Contemporaneamente so che l’impegno delle persone sta portando a dei progressi che si possono riscontrare in altre zone marittime di Helsinki. Questo è un sollievo, ma dobbiamo continuare ad agire”