Il nuovo progetto di Africathletics interamente dedicato al rugby femminile e ai suoi riflessi sociali

Africathletics prosegue il suo impegno in Malawi, sviluppando ulteriormente le sue attività sportive, educative e sociali. In questo caso non parliamo di pista e velocità, ma del nuovo progetto dedicato al rugby femminile: un coraggioso salto nel vuoto, che ha coinvolto moltissime ragazze e che, fortunatamente, è stato accolto con estremo entusiasmo dalle comunità locali. Ce ne parla Luigi Vescovi, rugbista e anello di congiunzione tra Africathletics e l’universo della palla ovale. La sua testimonianza ci permette di scoprire come, ancora una volta, attraverso lo sport si possano raggiungere risultati umani e sociali inimmaginabili.

“Non avrei mai pensato di vedere una squadra di rugby formata da 21 bambine malawiane. È emozionante. A dire il vero è stato emozionante fin dal principio. Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma dopo aver parlato con tutti i capi villaggio e le istituzioni, siamo riusciti a coinvolgere molte scuole, tantissime bambine e maestri che vogliamo formare come allenatori. Lo spirito di Africathletics prevede che l’attività sportiva sia un mezzo per diffondere consapevolezza alimentare, per aumentare il livello di scolarizzazione e per cambiare vite. In questo caso specifico abbiamo a che fare con ragazze giovani e lo sport per loro è un qualcosa di essenziale. Basti pensare al fenomeno delle mamme-bambine, all’impossibilità di scegliere cosa fare delle proprie vite. Noi abbiamo creato uno spazio sicuro, una comunità eccitata per questa disciplina, e i risultati si vedono anche nelle attività parallele, come la scuola. Questo progetto ha fatto subentrare un meccanismo di costanza che è tutt’altro che scontato in Malawi, pensate che, per esempio, il tasso di presenza agli allenamenti di queste bambine si aggira intorno al 100%… Io e altri volontari, tutti uniti da un passato e un presente rugbistico, abbiamo posto le basi per un progetto che ha portato risultati enormi: le bambine ora hanno la possibilità di rimanere più tempo a scuola, curano nuovi aspetti educativi e maneggiano temi con la gender equality. Negli scorsi mesi abbiamo ammirato l’evoluzione di queste atlete e ci siamo stupiti di fronte alle prime mete complesse. La scorsa settimana hanno anche giocato la prima amichevole… Ora la nostra vision è proiettata verso i Giochi della Gioventù dell’Africa Meridionale, che si terranno nel 2025 in Namibia. La Rugby Union Malawi si è interessata al progetto e la nostra speranza è quella di vedere convocate alcune delle ragazze che stiamo allenando: è un sogno, ma un sogno concreto”

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Testo a cura di: Gianmarco Pacione
Photo Credits: @Africathletics