Sono pescatori e camminano sull’acqua. Viaggio nel mondo dell’icefishing

“Gesù ha camminato sull’acqua una volta, io lo faccio ogni inverno” questa citazione si può trovare su iceshanty, un popolare blog di icefishing.

Alla prima lettura ho trovato questa citazione incredibilmente divertente e intrigante, è stata inviata su un gruppo WhatsApp a cui sono stato aggiunto dal mio amico Martino. Il nome del gruppo era ‘Better served on ice’, all’interno di esso c’erano molte persone che non conoscevo. Stavano progettando di acquistare oggetti come canne da pesca, tende, stufe a gas, e stivali: parlavano di slitte, birre, caffè con grappa, salame, spessore del ghiaccio ed esche.

All’inizio tutto era abbastanza confuso, ma sono una persona curiosa per natura, quindi mi sono subito inserito nel progetto. Una volta che dici che sei dentro, si sa, sei dentro, e quando ‘Il Capitano’ è uno come Ben, sai che ti contatterà a breve.

Così ecco Ben inviare un elenco incredibilmente dettagliato di cose che bisogna avere. Ogni singolo oggetto elencato è seguito da un link con la migliore offerta disponibile: puoi ottenere il tuo kit di sopravvivenza per la pesca sul ghiaccio con meno di 200 $. Ottenuto il mio, mi sono presentato alla riunione delle 4:00 di mattina a Brooklyn, dando ufficialmente inizio alla mia avventura nell’icefishing.

Per prima cosa si arriva al lago, fa freddo, fa davvero freddo. Poi si cerca di capire se il bollettino dice la verità e se il ghiaccio è abbastanza spesso: sono sicuro che ci siano modi più professionali per stabilirlo, ma il lancio di un grosso masso sembra bastare. Terzo passo: è necessario fidarsi di calpestare il ghiaccio, vanno fatti pochi passi e va aperto un buco per verificare quanto sia effettivamente profondo.

Quarto: una volta che sei pronto per muoverti, carichi la tua slitta con tutto ciò di cui potresti aver bisogno per la giornata e inizi a camminare sull’acqua gelata.

Ogni lago ha i suoi pesci e ogni pesce vive e caccia a diversi livelli di profondità, il pescatore fa del suo meglio per cercare d’ipotizzare queste variabili e sceglie il posto che a suo avviso sarà quello di maggior successo.

Quindi si prepara il campo, si fanno dei buchi, si posizionano le Tip-ups (trappole segnalatorie), si dispongono le canne da pesca e si attende. Quando ho chiesto nel gruppo: “Ehi, ragazzi, perché continuiamo ad andare a pescare sul ghiaccio?” (questo è il nostro terzo anno), la risposta è stata “Per qualche pesce, per molte birre e per il caffè corretto”.

La pesca sul ghiaccio è diventata uno di quegli appuntamenti annuali che tutti noi aspettiamo. Questo progetto documenta i nostri progressi e le nostre giornate segnate da questo nuovo sport.

Credits

Paolo Testa

IG @paolo.testa
paolo-testa.com