Bikepacking, arti visive e sensibilità sociale: il virtuoso viaggio nepalese supportato da Briko
Esplora è un invito. È l'invito di un gruppo di creativi italiani accomunati dalla passione per il mondo outdoor e dalle sue trasversali ramificazioni. Esplora è un consiglio. È il consiglio di un pool di giovani comunicatori a spalancare orizzonti individuali e collettivi, fondendo arti visive ed esperienze introspettive in luoghi mistici, come il Nepal. Si dice che questa piccola porzione d'Asia sia l'epitome della bellezza naturale e della ricchezza culturale, e all'interno dei suoi atavici confini il Team Esplora, aiutato dalla pragmatica saggezza dell'esperto avventuriero Giuseppe Papa, affronterà una traversata lunga 1200km, inasprita da quasi 25000 metri di dislivello. Amplificata e supportata dalla vision Briko e dal suo materiale tecnico, quest'impresa metterà in rima siti iconici, come l'albero della Bodhi, oasi dove il principe Siddharta raggiunse l'illuminazione, e vie mitologiche, come il temuto Thorung La, il passo più elevato del pianeta. Le voci di Marco Ricci e Davide Ciarletta, i due membri Esplora che affronteranno questo viaggio multidimensionale, introducono un itinerario fisico, mentale e documentaristico, che seguiremo al fianco di Briko.



Universo outdoor e arti visive: una combinazione che negli ultimi tempi sta assumendo sempre più forme e significati. All'interno di questa dinamica globale, come e quando Esplora è diventato un progetto concreto?
“Esplora è nato per sincronia. Tutti noi siamo appassionati di bici e praticanti di vecchia data, ci piace vivere esperienze e fare lunghi viaggi. Nel tempo abbiamo compreso cosa voglia dire far fatica e dove possa condurre la fatica stessa. Il nostro primo, vero passo verso il progetto Esplora è stato sull'Alta Via dei Monti Liguri. Ci conoscevamo già, ma durante quel viaggio collettivo abbiamo notato come stessimo creando dei contenuti paralleli e affini, così abbiamo deciso di prendere una direzione comune. Il nostro obiettivo è condividere le esperienze, perché la condivisione è ciò che ci rende umani, ed è consigliare chi ci circonda e osserva ad uscire dalla propria comfort zone: a scoprire cose fuori e dentro sé stesso. In fondo siamo convinti che ogni luogo possa cambiare un essere umano nel profondo”


Il Nepal come s'inserisce in questo vasto ragionamento? Cosa vi ha attirato e stimolato di questo magico Paese?
“Anche qui è stato tutto casuale. O meglio, il caso non esiste, diciamo che si sono uniti dei puntini che erano destinati ad incontrarsi. All'ultima Fiera del Cicloturismo di Bologna abbiamo dialogato con l'esploratore Giuseppe Papa, incuriositi dalle sue foto scattate in Patagonia, Islanda, Kirghizistan e infinite altre parti del mondo. Dopo una decina di minuti, con la sua caratteristica genuinità espressiva, ci ha invitato ad attraversare il Nepal al suo fianco. È stato qualcosa di speciale. Siamo onorati di scoprire questa nazione insieme ad una persona estremamente competente, che ci donerà parte di una ricca esperienza, maturata in 47 anni di vita ed esplorazioni. Ci sentiamo al sicuro e siamo consapevoli che Giuseppe ci aiuterà a trasformare i problemi in avventure. Pensate che attualmente è in India, sta pedalando a 4300 metri con il suo socio Luca, ed entrambi ci raggiungeranno sul confine nepalese. In generale siamo ovviamente attratti dal Nepal, dalla storia e dalla cultura primordiale di questo Paese, e i nostri contenuti cercheranno di narrare e sublimare tutto questo”



Con quali aspettative, certezze e, ovviamente, naturali incertezze state approcciando questa lunga e provante impresa?
“Copriremo 1800km in una quarantina di giorni: non è una sfida impossibile, ma è sicuramente inasprita dagli oltre 1000 metri di dislivello quotidiano. Il nostro bikepacking prevederà, come spesso capita, anche molti momenti di hiking con la bici trascinata a mano, che richiederanno molte delle nostre energie. Contemporaneamente gireremo un documentario, quindi da un lato dovremo portare la pesante attrezzatura con noi e, dall'altro, approcceremo il viaggio con uno spirito non competitivo. I progetti Esplora non ruotano attorno alla performance, la nostra filosofia è puramente creativa ed esperienziale. A livello fisico faremo sicuramente fatica, ma siamo allenati e, grazie al sostegno di Giuseppe, riusciremo ad affrontare le varie incognite che affioreranno strada facendo: dalle temperature, che per il momento non riusciamo a conoscere con precisione, alle azioni più pragmatiche, come i pasti e le notti in tenda”



La connessione con Briko giocherà un ruolo fondamentale su vari fronti, permettendovi d'indossare del materiale funzionale, di veicolare i contenuti ad un ampio pubblico e, conseguentemente, di sensibilizzarlo riguardo la funzione sociale di questo viaggio. Quanto è importante questo legame?
“Siamo decisamente felici, perché riteniamo sia un'attivazione genuina. Ci siamo trovati da subito in sintonia con l'entourage Briko e stiamo ricevendo il massimo supporto sia da un punto di vista espressivo-creativo, che di ricerca del prodotto. Tutto l'apparel bike che indosseremo in Nepal sarà Briko. L'equilibrio fisico giova alla mente, e l'abbigliamento gioca un ruolo fondamentale in viaggi di questo tipo: essere a proprio agio con i giusti materiali è semplicemente essenziale. L'avere un audience maggiore, invece, ci permetterà di condividere i nostri punti di vista, i nostri stati d'animo e il desiderio, nel nostro piccolo, d'incidere concretamente sulle nuove generazioni nepalesi. Abbiamo lanciato la prima campagna di crowdfunding Esplora e parte dei soldi confluiranno nelle opere del VISPE, ente impegnato nel sostenere la sanità e l'istruzione di Paesi in difficoltà, tra cui il Nepal. La cifra raccolta verrà utilizzata per finanziare la ristrutturazione di un asilo e, allo stesso tempo, servirà per promuovere il documentario, con la speranza che possa sensibilizzare quanti più spettatori. Infine, i primi 50 donatori riceveranno uno speciale libro fotografico del viaggio, stampato insieme alla cooperativa sociale legnanese La Mano, che da anni offre opportunità di lavoro a persone affette da varie disabilità”


Il tempo stringe e la partenza è dietro l'angolo. Quali sensazioni vi attraversano in questo momento?
“Nell'ultima settimana la tensione è salita, ma è la tipica sensazione che anticipa un grande viaggio. Siamo stimolati dallo sviluppo della traversata e del nostro concept documentaristico. Siamo anche sicuri che ci vorrà almeno una settimana per prendere il giusto ritmo e raggiungere il corretto equilibrio tra gli spostamenti e la creazione di contenuti... In fondo è una prima volta per noi, sotto tanti punti di vista, e non possiamo che essere eccitati”