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‘Balling Icons’, la storia gioca a basket

Intervista all’illustratore Elad Shagrir, l’artista che fa giocare a basket Einstein, Bruce Lee e la Monna Lisa

Monumenti umani, colori accesi e un pallone da basket. Le illustrazioni di Elad Shagrir, giovane artista israeliano, uniscono la storia e la pallacanestro, mescolandole in divertenti e surreali scene di gioco.

Einstein, Bruce Lee, Marylin, Che Guevara e tanti altri. Figure iconiche rappresentate con una palla a spicchi, intente in crossover e palleggi dietro schiena.

Abbiamo accompagnato questa galleria di ritratti unici ad una chiacchierata con Elad.

Maccabi ed Eurolega, Obama e Michael Jordan. Scoprite insieme a noi questo giovane talento artistico profondamente legato alla pallacanestro.

Le tue origini sono israeliane, ci racconteresti qualcosa della passione che lega il tuo popolo alla pallacanestro?

Sono nato e cresciuto a Gerusalemme, città in cui vivo ancora oggi. Qui in Israele lo sport più popolare è ovviamente il calcio, ma anche il basket ha un grandissimo seguito. Sono un fan sfegatato del Maccabi Tel-Aviv, squadra che per la nostra nazione significa veramente molto. Nei primi anni 2000 il Maccabi ha letteralmente dominato in Eurolega, portando Israele più volte sul tetto d’Europa. Come me, tanti israeliani potevano fuggire da una quotidianità violenta, dovuta all’incessante ondata terroristica, rifugiandosi nei successi del Maccabi. Oggi una nuova generazione di talenti nostrani si sta facendo largo, capeggiata dal talentuosissimo Deni Avdija.

Ti senti più vicino alla pallacanestro europea o a quella NBA?

Mi sento decisamente più legato al basket europeo, rispetto a quello NBA. Da avido cultore dell’Eurolega, penso che la pallacanestro europea sia più coinvolgente e divertente da guardare. Difese aggressive e squadre che giocano sempre al loro massimo sono le caratteristiche uniche del Vecchio Continente. A questo vanno aggiunte le atmosfere dei nostri palazzetti: decisamente più elettriche e vibranti.

Da dove arriva l’ispirazione per la serie ‘Balling Icons’?

L’idea di ‘Balling Icons’ è spuntata dal nulla, ho fatto una lista di figure iconiche che volevo ritrarre in questo progetto e tutto è iniziato. In realtà ho sempre pensato di produrre una serie d’illustrazioni come quelle di ‘Balling Icons’, mi sembrava divertente e originale. Il mio obiettivo primario era quello di far pensare che queste icone avessero in comune un talento segreto: il basket.

Ci sono dei significati particolari dietro questa serie?

Secondo me l’arte non deve per forza avere significati profondi o nascosti per connettersi con il pubblico. Un’opera deve aprire i tuoi orizzonti, mostrarti qualcosa a cui mai avresti pensato.

Qual è l’icona a cui ti senti più legato?

La figura a cui mi sento più legato è quella di Barack Obama. Come presidente degli Stati Uniti è stato ispirazione per milioni di persone, e lo è ancora oggi. Un leader-modello che, va aggiunto, è stato anche un giocatore di basket!

Cosa ne pensi del rapporto tra arte e sport?

Ogni sport ha qualcosa di artistico in sé. Si potrebbero guardare gli highlights di Michael Jordan per tutto il giorno, ma un’opera d’arte può catturare un momento, cristallizzarlo e aggiungere un’ulteriore esperienza sensoriale. Un dipinto o un’illustrazione possono permettere di vedere lo sport attraverso lenti diverse, che possono far apprezzare ancora di più l’atto atletico.

Per il futuro hai altre idee legate alla pallacanestro o ad altre discipline sportive?

In questo momento sono concentrato sulla serie ‘Balling Icons’, sto pensando a nuove figure da aggiungere alla serie… Quindi state attenti a non perdervele!

Gianmarco Pacione

Credits

Elad Shagrir
IG @elads13

18 aprile 2020

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